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Evento esterno 26/05/2023 dalle 18:30 alle 20:00

Eranos-Jung Lectures 2023 – “I grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente”


Eranos-Jung Lectures 2023 – “I grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente”

Care amiche e cari amici della Fondazione Eranos,

siamo lieti di invitarvi all’incontro di maggio del ciclo delle Eranos-Jung Lectures 2023, dedicate quest’anno al tema “I grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente”.

Conferenza
Visioni e congetture. L’accoppiamento virtuoso tra senso della realtà e senso della possibilità

Relatore
Silvano Tagliagambe (Università di Sassari)

Data
Venerdì, 26 maggio 2023, ore 18:30-20:00

Luogo
Auditorium, Monte Verità, Ascona

Zoom
https://us02web.zoom.us/j/82158374931

Moderatore:
Fabio Merlini (Fondazione Eranos, Ascona / SUFFP, Lugano)

A seguire, discussione con il pubblico e aperitivo

Iscrizione a: info@eranosfoundation.org


Presentazione della conferenza

Il metaverso viene spesso presentato come una pericolosa evasione dalla realtà, una sorta di paese dei balocchi destinato a far diventare “ciuchini”, così efficacemente descritti da Collodi in Pinocchio, tutti coloro che hanno la malaugurata idea di frequentarlo e di immergersi in esso. In realtà le cose stanno diversamente e, se ci si allontana da presentazioni ad hoc, fatte per screditarne l’immagine e per sminuirne e comprometterne la portata e le potenzialità o per esaltarne solo gli aspetti ludici e commerciali, ci si può rendere conto delle possibilità legate ai molteplici usi e ai benefici che possono essere tratti dal virtuoso abbinamento tra l’universo fisico e il mondo digitale. Considerato da questo punto di vista, il metaverso appare un’opportunità, non solo tecnologica ma anche culturale. Tra le sue molteplici applicazioni spicca in particolare la capacità di predire, all’interno di un ambiente virtuale, i più svariati casi d’utilizzo reali e dunque la possibilità di espandere il ventaglio delle opzioni e delle applicazioni possibili, di prevedere l’effetto di un cambiamento di stato voluto o meno, di fare valutazioni “what if”, di ragionare in modalità predittiva, di evitare malfunzionamenti, di ridurre i rischi di scelte e decisioni non corrette con azioni preventive. Insomma, se interpretato nel modo dovuto, esso è uno strumento per metterci in condizione di affrontare con maggiore efficacia le grandi sfide e i grandi problemi di fronte ai quali si trova oggi l’umanità.

Bio-bibliografia del relatore

Silvano Tagliagambe, nato nel 1945, è professore emerito di Filosofia della scienza all’Università di Sassari. Fisico e filosofo, ha insegnato in precedenza presso le Università di Pisa, Cagliari, “Sapienza” – Università di Roma, Sassari e presso la Facoltà di Architettura di Alghero (Italia). Ha tenuto corsi presso l’Universidad Complutense de Madrid (UCM), in Spagna, l’Universidade de Lisboa (ULISBOA) e l’Universidade do Porto (UP), in Portogallo. È stato anche vicepresidente del Centro di Ricerca, Sviluppo, Studi Superiori (CRS4) della Regione Sardegna (Italia), presieduto dal fisico Carlo Rubbia. È autore di oltre quattrocento pubblicazioni. Tra le sue opere principali, ricordiamo L’interpretazione materialistica della meccanica quantistica (1972), Scienza, Filosofia, Politica in Unione Sovietica 1924–1939 (1978), Scienza e marxismo in URSS (1979), La mediazione linguistica. Il rapporto pensiero-linguaggio da Leibniz a Hegel (1980), L’epistemologia contemporanea (1991), Epistemologia del confine (1997, riedito nel 2017), La città possibile (in collaborazione con Giovanni Maciocco, 1997), Epistemologia del cyberspazio (1997), L’albero flessibile. La cultura della progettualità (1998), Il sogno di Dostoevskij. Come la mente emerge dal cervello (2002), Come leggere Florenskij (2006), Lo spazio intermedio. Rete, individuo e comunità (2008), Il cielo incarnato. L’epistemologia del simbolo di Pavel Florenskij (2013), Il nodo Borromeo. Corpo, mente, psiche (2015), La divergenza nella rivoluzione. Filosofia, scienza e teologia in Russia (1920–1940) (con G. Rispoli, 2016), Oltre il muro di pietra. La concezione antinomica della verità in Florenskij alla prova delle neuroscienze (2017), Lo sguardo e l’ombra (2017), Placido Cherchi: la cultura dell’ologramma (2018), Il paesaggio che siamo e che viviamo (2018), Metamorfosi. Cervello in divenire, benessere psicofisico e nuove strategie terapeutiche (con G. Biggio e D. Sirigu, 2019), Per una filosofia del tra. Pensare l’esperienza umana sulla soglia (con P. Bartolini, 2020), Ritornare a Ippocrate. Riflessioni sulla medicina di oggi (con E. Facco, 2020), Come in uno specchio. Il cervello e il suo ambiente (2020), Il paesaggio: glossario (2021), Come leggere Florenskij (2021), Dal caos al cosmo. Introduzione al cosmismo russo (2021), Chiralità: la vita e l’antinomia. Gli eroi dei due mondi (2021), L’arte e l’immaginazione produttiva. L’opera di Pinuccio Sciola (2022) e Metaverso e gemelli digitali. La nuova alleanza tra reti naturali e artificiali (2022). Nell’ambito degli studi junghiani, ha scritto, insieme a Angelo Malinconico, i volumi Pauli e Jung. Un confronto su materia e psiche (2011), Jung e il Libro Rosso. Il Sé come sacrificio dell’Io (2014) e Tempo e sincronicità. Tessere il tempo (2018). Per la collana “I saggi di Eranos”, ha scritto Catastrofi dell’immediatezza (con F. Merlini, 2016). Il 6 febbraio 2021, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito il titolo di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Per sottolineare il novantesimo anniversario dei Convegni di Eranos (1933-2023), la Fondazione ha voluto interpellare alcuni protagonisti del mondo culturale odierno, chiedendogli di presentare i progetti e i temi sui quali stanno lavorando. L’idea è quella di far dialogare a distanza sguardi qualificati sui nodi del nostro presente, per evidenziarne i rischi, le opportunità e le prospettive. Non, certo, per ascoltare l’ultima parola su quanto accade oggi, bensì per entrare nei loro laboratori di pensiero e cercare di mettere a fuoco una sorta di geografia in fieri del tempo presente: per orientarsi, per trovarsi, per tracciare la mappa di possibili percorsi virtuosi – nonostante il disorientamento e l’incertezza che ci caratterizza, in un’epoca ricchissima di risorse tecnologiche, ma poverissima di futuro. Anziché invitarli a riflettere su un tema-fil rouge, come è prassi usuale delle Eranos-Jung Lectures, abbiamo voluto offrire ai relatori la possibilità di presentare al pubblico le questioni alle quali stanno lavorando, per vedere come si costruisca lo sguardo su un oggetto, attraverso quale sensibilità, quali preoccupazioni, quale desiderio di comprensione, quale metodo. E, ovviamente, quale passione. Sarà un viaggio che ci permetterà di visitare alcuni grandi “cantieri della contemporaneità” che lavorano su molteplici ambiti tematici: lo stato di salute delle nostre democrazie; il destino dell’oggetto “libro” e dell’interiorità nel tempo dell’infinita distrazione e dei social media; la realtà del metaverso, il superamento dell’umano e le risorse della mistica; il percettivo sonoro in una società che sollecita continuamente il senso dell’udito; la solitudine dell’artista nel mondo scintillante della mercificazione della creatività; le derive del divino; il senso del fare cultura. In sostanza: un viaggio fuori e dentro di noi.

Relatori: Silvano TAGLIAGAMBE
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