News Eranos – Essere fuori di sé/essere in sé. Come pensarsi a partire dall’estasi

Care amiche e cari amici della Fondazione Eranos,

siamo lieti di invitarvi alla prossima conferenza del ciclo Eranos-Jung Lectures 2024 – I grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente.

Relatrice: Alessandra Cislaghi (Università degli Studi di Trieste)

Conferenza: Essere fuori di sé/essere in sé. Come pensarsi a partire dall’estasi

Venerdì, 7 giugno 2024, ore 18:30-20:00
Auditorium, Monte Verità, Ascona

Modera Fabio Merlini, presidente Fondazione Eranos

A seguire, discussione con il pubblico e aperitivo

Iscrizione a: info@eranosfoundation.org

La videoregistrazione della conferenza sarà successivamente visionabile nel canale YouTube ufficiale della Fondazione Eranos.

Presentazione della conferenza

L’essere umano si sperimenta da sempre in una molteplice scissione tra interiore ed esteriore, io e altro, corpo e spirito. Ma, osservandoci attentamente, percepiamo subito una sorta di rovesciamento: ciò che mi è più intimo, mi appare il più estraneo; il mio corpo non esaurisce la mia identità; lo spirito è pressoché indicibile, mancandoci oggi il significato stesso del termine. Una tale scissione fatica a comporsi in un’armonizzazione riuscita e, allo stesso tempo, riverbera una frattura più grande, quella rispetto all’originario, il mistero dell’essere. Siamo viventi, separati dall’origine, curiosi di attingere all’inesauribilità del principio. Tutti, infatti, facciamo l’esperienza personale di essere, di volta in volta, fuori di noi (come nell’amore o nella disperazione) o di stare in noi (pacificati in un buon equilibrio). Eppure proprio la centratura si rivela eccentrica: non la dominiamo, essa ci costituisce come il potere che ci fa essere. Proviamo quindi a indagare chi siamo nella dimensione dell’estasi, che esprime insieme la nostra esistenza, che non si pone da sé, e la pienezza d’essere, che cerchiamo come felicità di vita.

Bio-bibliografia della relatrice

Alessandra Cislaghi, formatasi a Torino nella linea della scuola ermeneutica di Luigi Pareyson e di Ugo Perone, è professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica presso l’Università di Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici, dove insegna Antropologia filosofica, Filosofia della natura e Filosofia delle religioni. La sua ricerca è dedicata alle tematiche di confine tra filosofia e teologia, con specifico riguardo al tema della soggettività. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Interruzione e corrispondenza (1994), Il sapere del desiderio. Libertà metafisica e saggezza etica (2002), La frattura originaria. Riflessioni sulla condizione umana postedenica (2006), Parresìa (2008), Essere fuori di sé. Saggio sulla soggettività estatica (2012) e L’invenzione della grazia. Sulle tracce di un’idea splendida (2018). Si segnalano inoltre i contributi Per un pensiero sulla migrazione: interpretare il limite e l’infinito (in Pensieri migranti, 2019); L’inscindibile nesso di umanità e natura (in Ragioni comuni. Culture e religioni in trasformazione, 2020) e “Io vivo”. Il magnifico groviglio della relazionalità (in L’umano in relazione, 2023).